Intervista a Saverio - Reggio Calabria
Il nostro terzo MotoEroe proviene da Reggio Calabria. Saverio ha 58 anni e lavora in ambito ospedaliero. La sua Kawasaki Vulcan S è per lui più di un semplice mezzo per turismo: è un modo per sentirsi davvero libero. Un 'veicolo' per trasformare i propri sogni in realtà. Conosciamolo meglio:
Sono stato uno scooterista per 20 anni: Yamaha Neos 50 tenuto per dieci anni, Kimco Gran Dink 250 e Kimco Xting, poi la svolta: ho comprato la mia prima moto due anni e sei mesi fa, una Kawasaki Vulcan S. È stata mia moglie indirettamente a farmi comprare la custom, voleva una moto dove potessi toccare con i piedi per terra! Quando la comprai non la sapevo guidare, quindi fu il concessionario a portarmela a casa. Misi la sveglia alle 3 di notte per alzarmi e imparare: per ben due volte la moto non partì e pensai di aver solo sprecato soldi, poi per fortuna, con il motore che tossiva, iniziai a guidarla.
Che genere di motociclista sei? Solitario? Ti piace guidare con qualcuno in sella? In gruppo?
Senz'altro un motociclista diverso dagli altri, sono un "mototurista": viaggio in solitaria perché questo mi dà la possibilità di essere me stesso, libero di pensare, di agire e di sognare. Quando sono in sella mi sento libero, come un aquilone che sta volando, ma sempre con la testa sulle spalle, perché so che la moto prima o poi si fermerà al box, cosi come l'aquilone scenderà a terra. Vado in moto anche nelle giornate freddolose, o quando pioviggina, sono incurabile da questo punto di vista.
Qual è il tuo tipo di percorso preferito?
Essendo un "mototurista", preferisco l'autostrada, che per me significa potenza allo stato puro; faccio parecchi chilometri (il primo anno ne ho fatti ventimila), riesco a stare due/tre ore di fila in sella alla moto, vado in posti lontani e ho bisogno di velocizzare.
Cos'è che ti dà più piacere della tua moto?
Le vacanze! In macchina sei dentro un abitacolo, sei un osservatore passivo, dentro ad una cornice: in moto sei fuori dalla cornice, hai un contatto completo con ogni cosa, non sei uno spettatore, sei nella scena, è una sensazione travolgente.
Il ricordo più bello e quello più brutto su due ruote?
Il più bello è quello del viaggio a Sitges in Spagna, fatto dopo due/tre mesi dall'acquisto della moto. Il più brutto è quello di una bomba d'acqua in autostrada, non si vedeva a un metro di distanza: l'acqua era così tanta che mi entrava dal colletto della giacca per poi uscire dalle maniche. Per fortuna non ho mai avuto incidenti seri.
Secondo la tua esperienza, che consiglio daresti ai tuoi colleghi motociclisti?
Di non guardare le corse delle motociclette in televisione, di non imitare nessuno, di andare piano ed essere molto prudenti.
Cosa vorresti dire o suggerire, invece, a coloro che guidano mezzi a quattro ruote e che incontri quando sei per strada?
Vale la stessa cosa, non correre ed essere prudenti.
E alle istituzioni? Avresti qualche idea da proporre per migliorare la qualità della tua esperienza di motociclista?
Quei maledetti guard rail... A volte sembra che le istituzioni ci tolgano la dignità di motociclisti, non fanno proprio niente per questa categoria.
Qual è stato il tuo ultimo viaggio? E il prossimo?
Ho fatto l'ultimo viaggio nell'agosto scorso, sono stato all'Isola d'Elba. Sto già programmando l'itinerario del prossimo, anche se non ho ancora le idee chiare... Da un lato c'è la Tunisia da visitare perchè è il paese dove andrò definitivamente una volta raggiunta la pensione, ma c'è anche la voglia matta di fare il giro dell'Europa; oppure Odessa in Russia per il prossimo agosto, ancora sono incerto.
Infine, cosa significa per te essere un motociclista?
Il motociclista è una persona che conduce una vita normale come tutti, con un lavoro, una famiglia, una casa, ma con una voglia immensa di stare in sella alle due ruote. A differenza di molte altre categorie, riesce a realizzare le proprie fantasie, trasformando il sogno in realtà, stare e vivere in moto. Attenzione, però: cosi come non tutte le donne che si sposano sono mogli (proverbio giapponese), non tutti quelli che usano una moto sono veri motociclisti; chiunque può comprare una moto, ma l'amore per la moto non si compra.



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